mercoledì 20 luglio 2016

La Richiesta Di Renato



Super Z. è tornato in azione!

Renato Zero, come un super eroe, si mette il mantello e da voce agli italiani per difendere i nostri diritti. L’ultimo suo album uscito l'8 aprile ALT è una denuncia sociale, un’immagine del mondo ipocrita attuale. Già il titolo è un invito a non fermarsi mai. La parola “ricorrente” è insistere! Renato si propone testimone delle ingiustizie e ci combatte contro attraverso le canzoni dell’album.
Renato ha scritto 14 canzoni molto dirette. Alcune canzoni si comprendono subito dal testo e non hanno bisogno di essere spiegate; merito della straordinaria capacità da paroliere che è il nostro Renato.
CHIEDI: è una canzone di denuncia; istiga a reagire, sprona l’uomo a esprimersi e a rivendicare i propri diritti.
Di fatto è una canzone che CHIEDE alle persone di aprirsi per la volontà e affermare il proprio essere.
Nel video, diretto da Sebastiano Bontempi con la fotografia di Timoty Aliprandi, troviamo Renato che da un pc con dietro il monitor la lettera Z, appunto come super Z,guarda immagini di bambini ;vari bambini, da tutte le parti del mondo, chi è felice, chi vive in modo normale con l’attenzione della propria famiglia; chi invece è povero e abbandonato e non se la cava poi così bene! In questo videoclip Renato chiede un futuro; qualunque esso sia ma un futuro, un futuro migliore per tutti i bambini poiché loro sono il FUTURO del nostro paese e si meritano una vita VERA.


In seguito si susseguono altre immagini: un ragazzo drogato, un anziano per strada, un barcone di emigrati; tutte immagini che ci fanno pensare al significato profondo della canzone.
In fine la bambina che è stata protagonista di tutte le maggiori sequenze del video, da a Renato il biglietto rosso che teneva in mano e in cambio ha da lui una pen drive .Quando Renato apre il biglietto della bambina vi è scritto CHIEDI; il titolo della canzone.

Zero nel suo canale YouTube https://www.youtube.com/watch?v=R8ZhC0ojYCI ha dichiarato la motivazione della sua scelta.
"Ho ritenuto che i segnali che si manifestano in tenera età , già da soli , esprimono quel bisogno di conoscere. Di sapere. Domande che spesso cadono nel vuoto per via che gli
adulti sono troppo presi e forse troppo distanti da intuire che quei disagi vanno raccolti ed esaminati presto.
I bambini sono quindi ponti ideali tra la determinata ambizione degli adulti e l’ambiguità di giochi sempre più impegnativi e sempre meno educativi e ossigenanti.
Il bambino del clip raccoglie la mia chiave che contiene realtà belle e brutte.Tante contraddizioni e paradossi. Povertà involontarie e miserie ben architettate. Quella pen drive è il futuro… E dà accesso ad una miriade di mondi: Possibili o impossibili. Buoni o cattivi. Tossici o rilassanti. Felici o infelici. Generosi o punitivi.
È vero, quel bambino ha la chiave…ma senza la tua saggezza…"
Renato Zero
https://RenatoZero-Chiedi.lnk.to/CUfsu
 Alcune citazioni dal testo che per me sono più importanti per comprendere la canzone:
“Fatti rispettare tu
tieni spenta la tv
che gli alieni vengono da là”


“Chiedi
nessuno che ti sente
insistente chiedi
ma non ti servirà”

“Traghettati su e giù
sono secoli ormai
questo esodo non finirà”

“Non mi chiedere perché
questo mondo va così
l'uomo può salvarsi e non lo fa”
Chiedi a te stesso di cambiare
appellati alla volontà
lascia lavorare il tuo cuore
chiedi che sia...
amore

“Almeno per dispetto esisti
tu falli neri
questi”

Il Testo completo della canzone Chiedi lo potete trovare qui .

IN QUESTO MISERO SHOW: è la parabola dell’artista (forse autobiografico?)
Potrebbe rappresentare il periodo di crisi del 1984-1989 seguito da una risalita al successo nel 1991 con l’esibizione a Sanremo di “Spalle al Muro”.
Forse si può considerare un Remake di questa canzone; nella prima canzone scritta da Mariella Nava si parla della critica che va la società moderna all’anzianità : « Vecchio, diranno che sei vecchio. Con tutta quella forza che c'è in te. »
Questa invece parla dell’artista che nella società moderna dello spettacolo si fa usare per vivere.
L’artista è sfruttato dai business del mercato musicale che lo costringono a mettersi in mostra non per quello che non è ma per quello che gli altri vorrebbero.
Così la vera essenza dell’artista ;la creatività ,la libertà ;è messa da parte(come in Spalle al muro in cui Renato considerato vecchio per il palcoscenico è stato messo da parte in quel periodo di crisi) e così la verità della musica è sempre in secondo piano.
“Tanto non serve oramai
Un’anima,
Quest’anima.”
“In questo circo lo so,
Non sei furbo se dici di no.
Parlano tutti però,
Per ultima
La musica.”
“Artista dove vai.
A chi darai quei sogni tuoi.
Chi ti ricorderà domani?
Non hai più identità,
Poesia, magia, lealtà.
Se muore la libertà,
Il cuore che fine fa?
Un’altra civiltà, oh!
Difenderebbe la tua età”
Nell’ultima parte del testo vi è il riscatto; dopo alcune esortazioni ad ascoltarsi  
“Ma il tuo passato qui è niente.
Meglio il silenzio sai,
Il tuo canto del cigno mai.
Un poco di umanità.
Guarda che fine fai…
Ascoltati.”

Vi è la rinascita e la propria autodifesa.
“Difendi la fantasia.
Non credere a una bugia.
Un’altra Italia sì, oh!
Un po’ più onestà di così,
Proteggerebbe te in vita.
Finchè avrai voce tu,
Anche solo un respiro in più,
Rimani quaggiù in trincea
Che questa storia è la storia tua.
Difendila
Difendila”


LA LISTA: questa canzone è dedicata alle donne. Parla di una donna che ha avuto tanti uomini di cui però non si è mai innamorata. La lista quindi è il numeroso elenco delle sue avventure.


Il verso che più mi piace e che mi fa sorride in un certo modo è questo:
“Tanti Principi di sangue blu
per i viagra inghiottiti.”

E poi devo dire che c’è un bellissimo assoli qui!


IN APPARENZA: Inizia con un leggero arpeggio al pianoforte. Forse è un momento di riflessione su se stesso ma può essere interpretato generalmente come il senso comune di tutti di sentirsi alienato, estraneo al mondo circostante. Quel momento in cui uno non si vuole convincere di essere depresso. E allora si cerca di nascondere la propria fragilità.” Ma il mio castello non è che sabbia.”
“Impari a morire, vuoi o non vuoi.”
“Forse la felicità,
non è una necessità.
E se l’amore fosse stanco
Pensiamo a quando fu magia…”


IL CIELO E’ DEGLI ANGELI: Musicalmente è quella che mi piace di più! Il ritornello è molto orecchiabile .Si potrebbe pensare a un futuro singolo.
“Da quel primo tormento imparerai:
proteggersi è un dovere che abbiamo verso noi.
Non arrenderci.
Perché sottometterci a chi è senza scrupoli.
Il cielo è degli angeli!”
RIT:
“Io ti porto dentro me
Ed è qui che resterai
Tu che non hai smesso mai
Di muovere ogni mia emozione.
La ragione resti tu.
L’ideale. La magia
E se questo non è amore,
sappi che il dolore è quello di non risvegliarmi
accanto a te.”

IL TUO SORRISO: Per le tematiche si ritorna alle prime canzoni; l’umanità ,il pregiudizi ,i tradimenti ,i diritti, la denuncia.

“Altri muri si alzano
per difenderci anche da noi,
dai nostri simili.”

PERCHE’ NON MI PORTI CON TE: Ritmo spagnoleggiante qui! Ci Porta un po’ di allegria finalmente dopo sei canzoni di denuncia si rialza un po’ l’animo! E’ un invito a vincere le proprie paure e a innamorarsi.
“Inventiamo l’amore ma poi ci manca il coraggio
quel coraggio che adesso è la necessità”


GESU’:E se Gesù ritornasse sulla terra? Rimarrebbe di certo deluso!
Qui Renato mostra la sua fede cattolica diventata ormai un suo continuo riferimento anche nelle canzoni.
“Gesù
Non ti somigliamo più.”
“Gesù
oggi niente miracoli?
Mai più
il coro degli Angeli?”

LA VOCE CHE TI DO: Parla della vita e dei segni che lascia sulla pelle come tatuaggi ed esorta a onorarli e a non vergognarsi. Si può fare una ipotetica approvazione per le comunità LGBT.
“Si sono colorati fino all’anima
Li vedi cercano compagnia
Pioggia neve vento sole
Loro sempre là”

NEMICI MIEI: Il ritmo cambia di nuovo e si fa più attivo! E’ una canzone contro il governo e i politici corrotti dell’Italia.

“Quando è comodo il sedere
la poltrona non si lascia proprio no.”

Ma Renato aggiunge sempre alla fine un messaggio di speranza.
“Cari nemici miei,
bisogna crescere.
Bisogna amarlo sì
Questo stivale qui
Farlo risorgere da queste tenebre.”

VI ASSOLVERETE MAI: Una polemica contro chi lo ha sempre giudicato e invece invita agli altri a farsi un esame di coscienza e a non giudicare gli altri.

“Io no,
Di moralità non so.”

ALLA TUA FESTA: Atmosfera festosa in cui riprende le vecchie canzoni, cavalli di battaglia ,del suo repertorio tipo : Mi vendo e Il triangolo. 
L’atmosfera gioiosa viene durante una festa di compleanno ma senza dimenticare il messaggio del album infatti questa canzone la dedica a qualcuno in particolare:
“A chi
Ha voglia sempre
A chi la fatica non sente
A chi vuole di più
A chi comunque vada
È con la gente
Buon compleanno a chi il tempo
Lo accetta ogni volta com’è”


RIVOLUZIONE: Si torna al tema della prima canzone . Una rivoluzione di cui lui si fa portavoce e si propone di passare il testimone alle generazioni future.

“Rivoluzione è la promessa che mi fai
di calci e sputi non avere mai paura
Non posso andare sempre avanti io
ho già dato e adesso
tocca a te”

GLI ANNI MIEI RACCONTANO: Ecco qui il resoconto dei tutto l’album. Ribadisce quello che ha già detto. Un affronto riguardo a tutte le accuse e alle ingiustizie che ha subito durante la sua carriera. Questa canzone la possiamo considerare come una seconda I Migliori Anni o de Il cielo.

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